Giuntoli alla Juventus, è il giorno della verità

Scade oggi la deadline del 30 giugno: sono ore decisive

Cristiano Giuntoli al passo d'addio
Cristiano Giuntoli al passo d'addio
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 30 Giugno 2023, 07:00 - Ultimo agg. 1 Luglio, 10:05
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Un braccio di ferro che va avanti da mesi e che oggi potrebbe dare un primo responso. Ma non necessariamente l'ultimo o quello definitivo. La data del 30 giugno è importante nel mondo del calcio: è la dead line dei contratti dei calciatori, ma anche dei tesserati. Ma in quest'ultimo caso non è necessariamente dirimente. Che la storia tra Cristiano Giuntoli ed il Napoli sia ai titoli di coda è cosa nota ormai da tempo. Resta da capire come formalizzare l'addio tra il direttore sportivo ed il club azzurro e se lasciarsi con una stretta di mano (ed un bel gruzzoletto di soldi sul tavolo, intendiamoci) oppure restare per un altro anno da separati in casa per poi chiudere comunque ogni rapporto. In mezzo c'è la Juventus (la Vecchia Signora è promessa sposa del dirigente toscano e vorrebbe formalizzare già domani il suo arrivo), la clessidra che corre ed una stagione da programmare. Da una parte e dall'altra. Ma soprattutto c'è la stima di De Laurentiis nei confronti del diesse, protagonista del fenomeno Napoli che in pochi anni ha contribuito ad abbassare il monte ingaggi, la carta d'identità dei giocatori, oltre a realizzare plusvalenze importanti fino alla realizzazione del sogno scudetto.

Probabilmente anche per questo Giuntoli ha deciso di chiudere (in bellezza) e andar via.

Ma il contratto che lo lega al Napoli era e resta un ostacolo pericoloso. Per tutti. Il diesse ha un ingaggio fino al 2024 (1 milione e settecentomila euro) ed ha bisogno che Adl lo lasci libero. Altrimenti sarebbe costretto a ritardare di un anno il suo approdo all'ombra della Mole. Fino a pochi giorni fa era andata in scena una sorta di guerra fredda fatta anche di sottili messaggi subliminali. Poi le prime prove di schiarita. Di dialogo, insomma. Giuntoli e De Laurentiis hanno ripreso a sentirsi al telefono. Facile immaginare il tenore delle chiacchierate, con il diesse a chiedere il «via libera», disposto a rinunciare ad alcune spettanze oltre al premio scudetto e vari bonus (cifre milionarie) ed il patron restio a lasciarlo andare ad una diretta concorrente. A maggior ragione se poi la diretta concorrente è la Vecchia Signora. C'è da credere però che la storia sarebbe stata la stessa anche per qualsiasi altro outsider. Ma tant'è. 

L'impressione è che alla fine De Laurentiis decida comunque di liberare Giuntoli. Ma lo farà con i suoi tempi e, sopratutto, alle sue condizioni. Insomma, non è detto che la fumata bianca arrivi oggi. Certamente la paventata rinuncia ad alcune spettanze da parte di Giuntoli, per quanto importanti (solo il bonus scudetto si aggira intorno ai 500mila euro), non fanno neppure il solletico al presidente azzurro. È più una questione di principio probabilmente. Ed allora non resta che attendere la decisione di ADL. Intanto, il patron della Filmauro sta ricoprendo ad interim la carica di diesse: è lui (insieme all'ad Chiavelli) a gestire i contatti ed i contratti con i giocatori del Napoli e con i possibili nuovi arrivi. 

A prescindere dalla decisione sul futuro di Giuntoli, lo staff messo in piedi dal diesse rimarrà a Napoli. Sarà così per il suo braccio destro, Giuseppe Pompilio, ed anche per il duo di scouting Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani che proprio Giuntoli volle riportare all'ombra del Vesuvio dopo che avevano seguito Bigon al Bologna. Sia Micheli, sia Mantovani stanno proseguendo il lavoro di monitoraggio dei profili che possono fare al caso di Garcia e saranno i referenti sul campo del patron azzurro. Difficile che ADL si affidi ad un nuovo diesse. Più probabile che eventualmente lo faccia tra qualche anno nel caso in cui intenda aprire un nuovo ciclo. Ma questa è un'altra storia. 

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