Kvaratskhelia, la ritrovata arte del dribbling e la “lezione” ai giovani calciatori

I video dell'attaccante del Napoli utili più dei consigli di un istruttore

Tutta la gioia di Khvicha Kvaratskhelia
Tutta la gioia di Khvicha Kvaratskhelia
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Martedì 14 Febbraio 2023, 18:00 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 07:10
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È stato interessante, pochi giorni fa, ascoltare a Radio Kiss Kiss Napoli l'intervento di Giorgio Perinetti sul momento della squadra azzurra e in particolare di Khvicha Kvaratskhelia. Il decano dei direttori sportivi italiani, con due trascorsi nel Napoli, si è soffermato sull'arte del dribbling, uno dei punti di forza del georgiano preso da De Laurentiis e Giuntoli per 10 milioni e adesso valutato almeno sette volte in più.

Perinetti, che è cresciuto come dirigente cinquant'anni fa seguendo il vivaio della Roma in cui già brillava la stella di Bruno Conti (non a caso uno dei campioni a cui è stato accostato Kvara in questi mesi), ha sottolineato quanto il calcio italiano si sia impoverito sotto l'aspetto tecnico in questi anni.

Gli istruttori, fin dai tempi di Sacchi e del 4-4-2 che diventò una moda, hanno curato di più l'aspetto tattico trascurando la bellezza - ad esempio - del dribbling. Ecco perché  osservare un video di Kvaratskhelia, il suo modo di saltare l'avversario e di preparare il tiro in porta o il servizio per il compagno, può essere per un giovane calciatore molto più istruttivo di una lezione teorica. «Il dribbling è una sorta di caro estinto», ha ironizzato Perinetti. E il suo recupero è fondamentale per rendere più bello il calcio. 

 

Anche questo è uno dei segreti del successo del Napoli.

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