E' una fase no per il Napoli. In campo e in panchina. Sorprendente quanto si è visto durante il primo tempo della partita a Roma, quando Mourinho si è avvicinato a Kvara e Osimhen, alzando la voce con il georgiano e poi abbracciandolo, la stessa cosa fatta con il nigeriano.
Alcune paroline e poi un gesto affettuoso, probabilmente per invitare i due attaccanti azzurri a non protestare con l'arbitro Colombo dopo aver subito falli di gioco.
Momenti concitati in cui non si è vista alcuna reazione da parte della panchina azzurra, rimasta ad osservare il comportamento di Mourinho. A parlare con i calciatori del Napoli deve essere Mazzarri, non il tecnico degli avversari, anche se è uno dei più celebrati del pianeta, bravissimo sul piano psicologico, anche nel condizionare i giocatori dell'altra squadra. Si poteva immaginare come Mou avrebbe “accolto” il Napoli: mai come ora serve un gruppo pronto a combattere ma con la mente lucida, non quello che è crollato dopo l'espulsione di Politano.