Benevento: Arco Traiano, scavi al rush finale. Scatta il via libera alla missione lapidarium

Lavori nell'area dell'Arco Traiano
Lavori nell'area dell'Arco Traiano
di Paolo Bocchino
Giovedì 21 Settembre 2023, 10:56
4 Minuti di Lettura

Indagini archeologiche da completare, ma il lapidarium all'Arco si farà. Quella che era una sensazione già nei giorni scorsi, ieri ha ricevuto la bollinatura del responsabile archeologico della Soprintendenza Simone Foresta. Il via libera del referente ministeriale è giunto nel primo pomeriggio di ieri, al termine del sopralluogo nell'area di scavo laterale al monumento romano effettuato congiuntamente ai rappresentanti dell'amministrazione e dello staff tecnico comunale. Una verifica durata qualche decina di minuti, condotta alla presenza del vice sindaco Francesco De Pierro, del dirigente del settore Lavori pubblici Antonio Iadicicco e dei funzionari municipali titolari del dossier. «Nel corso dell'incontro nel sito del cantiere - spiega Foresta - si è fatto il punto sull'andamento delle attività. Sta proseguendo tutto secondo le previsioni. Ci sono ritrovamenti di età medievale, ma l'area è molto compromessa dalle varie demolizioni che si sono susseguite nel corso dei secoli. Procederemo con gli scavi fino a completarli, per proseguire poi con le attività della teca».

Indagini che, stando alle stime effettuate ieri, non dovrebbero protrarsi ancora più di tanto. È probabile infatti che le giornate di oggi e domani possano risultare sufficienti agli archeologi della Archeoservizi, che operano su incarico del Comune sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza, per riporre definitivamente picchetti e paline. Salvo sorprese che appaiono improbabili, l'area non dovrebbe restituire molto altro rispetto a quanto già emerso e valutato non di eccezionale interesse storico dall'ente ministeriale. Come anticipato, in una buca posizionata alla metà circa dell'area di sedime della futura teca, sono state ritrovate centinaia di ossa umane cui gli esperti hanno attribuito datazione medievale. Molto probabilmente di epoca longobarda, come sembrerebbero testimoniare alcuni frammenti di vaso rinvenuti nella medesima porzione di sottosuolo, decorati con caratteristici fregi longitudinali di colore rosso.

Si tratta comunque di segmenti frammentari dalle dimensioni assai ridotte.

L'alloggiamento dei resti umani ritrovati, di fatto uno sversamento per caduta più che una sepoltura, fanno propendere per un trasferimento delle ossa da un altro luogo in un momento storico imprecisato e per ragioni ignote. Le modalità di collocazione inducono a escludere che nel sito potesse sorgere anticamente uno spazio sacro di sepoltura, o edifici religiosi. Il tutto a discapito del pregio storico del sito stesso, che dunque non frenerà la realizzazione della teca in vetro e materiale leggero che dovrà ospitare reperti e una riproduzione multimediale con tecnologia avanzata della storia dell'Arco e della romanità beneventana.

Malcelato ottimismo a Palazzo Mosti: «Attendiamo il completamento dei saggi supervisionati dalla Soprintendenza con la quale si conferma un ottimo rapporto di collaborazione istituzionale - commenta il vice sindaco delegato ai Pics Francesco De Pierro -. Stando alle risultanze del sopralluogo e alle verifiche degli organi competenti, abbiamo ragione di ritenere che in tempi assai ristretti si possano iniziare anche le attività di fondazione della teca. Contiamo di realizzare l'installazione completa nel mese di novembre. Per quella data avremo senz'altro già ultimato anche la ripavimentazione dell'area prospiciente l'Arco. Siamo molto fiduciosi - conclude il numero due dell'amministrazione comunale - che il risultato finale sarà molto gratificante per la città».

Video

Prosegue intanto la visita di verifica degli ispettori Unesco sulle tracce dell'antica Via Appia, candidata a entrare nella lista dei beni patrimonio dell'Umanità. Il team guidato dal funzionario Icomos Sanjin Mihelic ha visitato in mattinata l'area del Ponte Appiano, nel territorio di Apice al confine con l'irpina Bonito, da dove poi il gruppo di lavoro ha raggiunto l'area archeologica di Aeclanum a Mirabella. Oggi si annuncia un'intensa ultima giornata d'ispezione, con tappe prevedibili al Ponte Leproso e al Teatro Romano. In agenda anche un summit a Palazzo Paolo V con gli attori protagonisti della candidatura e il Comune in qualità di ospitante. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA