Issouf, falciato in bici a 18 anni sull'Appia mentre andava al lavoro

Gli automobilisti si sono fermati a soccorrelo

La bici del povero Issouf
La bici del povero Issouf
di Giovanna Di Notte
Sabato 14 Ottobre 2023, 10:31
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Ancora sangue sulle strade sannite ed ennesima tragedia sulla statale Appia dove, ieri mattina, un giovane è stato travolto e ucciso mentre era a bordo della sua bicicletta. L'incidente è avvenuto alle prime luci dell'alba, sul territorio comunale di Bonea, e a perdere la vita è stato un 18enne. La vittima, Issouf Songne, era originaria del Burkina Faso ed ospite di un centro d'accoglienza situato in Valle Caudina, a Rotondi, ad appena poche centinaia di metri dal luogo in cui è stato investito. Dopo il violento impatto sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 per prestare i primi soccorsi e le forze dell'ordine. In particolare, i carabinieri della compagnia di Montesarchio hanno effettuato i primi rilievi del caso per stabilire la dinamica dell'accaduto: secondo una prima ricostruzione il ragazzo è stato prima urtato da una vettura e, poco dopo, è stato investito da un'altra auto in transito sulla carreggiata direzione Caserta.

Il ragazzo stava andando a lavoro a bordo della sua bici. Dopo aver fatto colazione in un bar stava per immettersi sulla statale Appia quando la prima vettura, una Fiat 500 L guidata da un uomo di 53 anni di Montesarchio (difeso dall'avvocato Antonio Leone), avrebbe urtato il ragazzo con gli specchietti laterali che sono stati poi trovati in strada.

Pochi secondi dopo, mentre il giovane era riverso in strada e ferito, una Skoda con alla guida un 63enne di Apollosa lo avrebbe investito. A causare l'incidente potrebbe essere stata la scarsa visibilità dovuta dalla presenza di nebbia fitta, soprattutto nelle prime ore del mattino. Entrambi gli automobilisti si sarebbero fermati per prestare i primi soccorsi, proprio uno di loro avrebbe allertato il 118 e il 112.

Un testimone ha raccontato di aver notato, intorno alle 5.30, una macchina ferma lungo la strada e delle persone che stavano iniziando a prestare soccorso. Sarebbero stati proprio gli automobilisti, in evidente stato di disperazione, a fare il possibile e a chiamare i soccorsi nel tentativo di salvare la vita al ragazzo che però, purtroppo, è deceduto sul posto pochi minuti dopo l'impatto. Momenti di agitazione sono stati vissuti quando gli amici del ragazzo, diversi cittadini di nazionalità africana e ospiti dello stesso centro d'accoglienza dove viveva il 18enne, sono arrivati sul posto e hanno scoperto che il giovane era deceduto.

È stato necessario l'intervento dei militari dell'arma anche per gestire la circolazione stradale. Inutili, purtroppo i soccorsi per il ragazzo. La sua salma, su disposizione del magistrato è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale «San Pio» di Benevento. Le auto coinvolte sono state sequestrate dai militari dell'arma per gli accertamenti del caso. Intanto la dinamica dell'incidente resta al vaglio degli inquirenti. A coordinare le indagini il sostituo procuratore Flavia Felaco. Probabilmente, in quel tratto di strada - sempre molto trafficato - non ci sono dispositivi di sorveglianza che potrebbe risultare utili per ricostruire il tragico episodio che è costato la vita ad un giovane.

L'episodio ha scosso l'intera comunità caudina che ieri si è risvegliata tra dolore e rabbia. Da anni i cittadini denunciano la scarsa sicurezza sull'Appia, la principale arteria di collegamento tra le province di Caserta e Benevento. Il ragazzo, ospite insieme ad altri 68 migranti del centro di accoglienza nella frazione Campizze del comune di Rotondi, in provincia di Avellino, lavorava presso un'azienda metallurgica della zona. Era arrivato in Irpinia cinque mesi fa da Lampedusa, dove era sbarcato dopo un lungo viaggio su un barcone. Una storia tragica la sua, cominciata con la fuga dai luoghi di infanzia, per tentare fortuna in Italia. Issouf, da quanto raccontato dagli amici, era un ragazzo per bene, un gran lavoratore. 

 

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