Autismo e trattamenti Aba, a Caserta
genitori delusi dopo la manifestazione

protesta
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Venerdì 11 Febbraio 2022, 13:44
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Lunedì scorso febbraio genitori, terapisti, responsabili di cooperative e associazioni del terzo settore avevano bloccato l'arteria centrale di Caserta dove ha sede l'asl per chiedere che venissero mantenuti gli alti standard dei trattamenti Aba per i ragazzi affetti da autismo e venisse loro assicurata la continuità assistenziale e i diritti. Ma in pochi giorni «nulla è cambiato», protestano le associazioni dei genitori. Nel mirino delle proteste erano finite l'asl e la Regione, in particolare la delibera regionale 131 del 31 marzo 2021, applicata dall'asl di Caserta, che prevede che ad erogare i trattamenti Aba ai soggetti con autismo fossero centri privati accreditati, circostanza che esclude di fatto tutte le cooperative ed associazioni che sul territorio casertano, già dal 2015, erogano tali trattamenti Aba con positivi riscontri terapeutici.

La normativa inoltre, a detta di genitori, coop e associazioni, non indica l'Aba come uno dei trattamenti di elezione per l'autismo, anche se di fatto nel Casertano è quello più utilizzato, e riduce significativamente il numero di ore settimanali per il trattamento in base alla fasce d'età dei bambini, che passano dalle 15 attuali in media alle 12 per i bimbi di 0-6 e 11 mesi, alle otto ore per i piccoli 7-13 e alle quattro ore settimanali per la fascia 14-17 mesi.

Sono circa 612 i bambini e i ragazzi del Casertano che effettuano trattamenti ad alta intensività in centri erogatori presenti nella short list dell'asl di Caserta, fra cui 13 enti del terzo settore con operatività pari al 60% circa di tutte le ore di trattamento di capienza e 5 centri accreditati.

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«Continuano le telefonate - denunciano i genitori - da parte dei distretti asl alle famiglie dei bambini 0-6,11 mesi per incentivarli, frettolosamente, utilizzando anche toni piuttosto minacciosi, a spostarsi nei centri accreditati. Centri che fino a venerdì scorso non avevano disponibilità o, a detta di alcuni genitori, non avrebbero mai erogato trattamenti in Aba; invece, oggi, come per magia rispondono dando disponibilità alla presa in carico dei bambini per il trattamento Aba. Ebbene, in meno di sette giorni sono spuntati dal nulla esperti in Aba e squadre di professionisti pronti alla presa in carico, situazione, fra l'altro conosciuta dall'asl. Molti genitori di bimbi autistici sono scappati mesi fa dagli stessi centri accreditati poiché non offrivano un servizio specialistico adeguato a questa presa in carico complessa.

Infatti una sentenza del consiglio di Stato, recentissima, afferma proprio che la presa in carico dei bambini autistici si configura come complessa e data dall'unisono di vari aspetti, considerati di primaria necessità, per le famiglie e i soggetti con autismo, non per ultima l'importanza di lavorare nei contesti di vita e sociali. Speriamo che l'asl di Caserta si ravveda e continui a garantire gli standard fino ad oggi mantenuti, garantendo almeno alle famiglie già in carico la continuità nel centro, cooperativa o associazione, che la stessa asl fino a qualche tempo fa ha dato occasione di scegliere liberamente al genitore».

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