La leggenda di Dracula a Napoli diventa un graphic novel: al Comicon l'anteprima di «Vlad»

La leggenda di Dracula a Napoli diventa un graphic novel: al Comicon l'anteprima di «Vlad»
Martedì 12 Aprile 2022, 14:32 - Ultimo agg. 13 Aprile, 11:19
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È in arrivo «Vlad – Una leggenda napoletana», un’avvincente opera editoriale della Phoenix Publishing, casa editrice che negli ultimi anni si è distinta nel campo del graphic novel. Inserito come numero speciale all’interno della collana «Leggende napoletane», filone in costante sold out assieme ai primi due numeri, alla Tombola e al Gioco da tavola, il fumetto si basa sulla leggendaria figura del Principe Vlad III di Valacchia, detto «Țepeș», l’impalatore, dai più conosciuto come «Dracula» grazie a Bram Stoker che per elaborare il suo celebre romanzo si ispirò proprio a questo personaggio sanguinario ed enigmatico.

Gli autori della sceneggiatura del suggestivo fumetto sono Emanuele Pellecchia, direttore editoriale della casa editrice, e lo scrittore Francesco Saverio Tisi, che lo hanno ideato assieme alla art director Luna Cecilia Kwok. Le tavole sono opera di Alessio Monaco. «Vlad» della Phoenix Publishing è qualcosa che va oltre la leggenda per concentrarsi sulle indagini effettuate nel 2014 dallo studioso Raffaello Glinni, il cui contributo scritto, assieme a quello di Paolo Barbuto, giornalista del Mattino che in esclusiva narrò la ricerca, ha impreziosito l’opera.

Queste testimonianze, che il lettore troverà al termine delle tavole, raccontano dell'ipotesi della presenza di Vlad a Napoli e del ritrovamento di alcuni indizi sul monumento funebre presente nella chiesa di Santa Maria La Nova, dove le indagini hanno trovato qualche riscontro. 

«Si presume che Dracula, ucciso e decapitato dai Turchi nel 1477, sia sepolto in un monastero in Romania» spiega nella sua introduzione il giornalista del Mattino e scrittore Marco Perillo. «Eppure, nel 1933 fu dimostrato che quella tomba è vuota. Ecco che si è fatta avanti l’ipotesi napoletana. Come? Grazie a una figlia segreta di Vlad, tale Maria Balsa, portata nella città partenopea e affidata alle cure della corte aragonese.»

Di grande suggestione l’intervento di Raffello Glinni: «Molto spesso mi viene chiesto come sono arrivato ad individuare la possibile presenza di Vlad III di Valacchia nel Sud Italia. Tutto è partito dal mio luogo natale, Acerenza in Lucania. Il primo a indagare sulla misteriosa principessa Maria Balsa, probabile figlia segreta del voivoda di Valacchia, fu un mio antenato, Giuseppe Glinni, docente all’Università Orientale di Napoli che visse nel 1700. Fu lui, che si occupava di genealogia, ad acquistare un libro stampato del 1666, che ho ritrovato alcuni anni fa».

Fondamentale il ruolo nella vicenda del Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova e del suo direttore Giuseppe Reale che negli ultimi anni ha fatto restaurare un'iscrizione misteriosa all'interno del complesso che, secondo le ricerche, potrebbe essere legata alla leggenda di Vlad. Il Complesso ha altresì approfondito le indagini sulla tomba nel chiostro e ne ha favorite ulteriori. «In una fredda mattina di fine inverno, davanti alla tomba viene piazzato lo strumento, un apparecchio che riesce a misurare la temperatura di ogni oggetto - racconta Barbuto nel suo intervento -. Consentirà di scoprire se, e dove, sono i “vuoti” dietro al marmo: l’area vuota risulterà più fredda. Quell’esame servirà per capire in quale posizione dell’ampia area sepolcrale potrebbe essere stato sepolto un corpo. La termocamera s’accende, scopre subito un dettaglio che tuttora mi mette i brividi: c’è un punto del marmo tombale, preciso e ben squadrato, che emette un calore inspiegabile. Non c’è possibilità d’errore». Nonostante la segnalazione del calore, la microcamera non darà soddisfazioni sull’esistenza di un corpo all’interno del sepolcro, poiché non ne inquadra alcuna presenza. Tuttavia, il lavoro mette in luce dei particolari che al momento sono oggetto di studio.

Emanuele Pellecchia e Francesco Saverio Tisi, perché “Vlad”? 

«Perché avevamo desiderio di divulgare una leggenda di recente scoperta, basata su una ricerca tuttora in corso, che offre moltissimi interrogativi sulla storia di un personaggio tenuto sempre “in vita” dalla letteratura, che si fonde all'immaginario collettivo e che per un tiro della sorte, si è trovato legato alla città partenopea».

In che modo lo avete approfondito e qual è la storia che leggeremo?

«Abbiamo fatto domande, ci siamo documentati e abbiamo voluto approfondire il personaggio storico che è alla base dell’ispirazione letteraria di Stoker. Considerato eroe nazionale in madre patria ma che termina, o “inizia”, il suo cammino nella nostra amata città. Per quanto riguarda ciò che leggerete, non vogliamo anticipare null’altro per non privarvi del gusto della scoperta».

Dove è ambientata?

«Effettueremo, attraverso le pagine dell’albo, un percorso che parte dai Carpazi fino a giungere alle pendici del Vesuvio. Come era arrivato fino a qui il temuto principe di Valacchia? Il nostro viaggio parte dalla fortezza di Poienari, della quale non è sopravvissuta che qualche rovina e quindi illustrata seguendo la tradizione letteraria. Transita ad Acerenza e Costantinopoli, passando per i monasteri di Snagov e Comana fino a giungere nella città di Napoli».  

Che tipologia di struttura avete voluto?

«Il libro è stato concepito in una forma editoriale assolutamente innovativa. Abbiamo voluto, in un volume speciale della saga di “Leggende Napoletane”, fondere la struttura narrativa tipica del graphic novel con quella del romanzo didascalico, aggiungendo un tocco cinematografico per rendere l’esperienza quanto più suggestiva ed immersiva possibile».  

Sarà possibile ordinare le copie del volume in prevendita al sito della casa editrice; si potrà inoltre trovare a breve sui siti online e in libreria, nonché dal 22 al 25 aprile 2022 in occasione della Fiera internazionale del fumetto e del gioco, “Comicon”, nei locali della Mostra d’Oltremare di Napoli, presso il padiglione 2, stand 18 in straordinaria offerta lancio.

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