Napoli, a Ponticelli un asilo nido green e super-accogliente tra fotovoltaico e orti

Progetto da un milione finanziato dal Pnrr

L'asilo green
L'asilo green
di Alessandro Bottone
Giovedì 19 Ottobre 2023, 20:21
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Un edificio eco-sostenibile e super-accogliente. É particolarmente ambizioso l'intervento di rigenerazione della scuola di infanzia Fucini di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, che sarà riqualificata grazie alle risorse del PNRR e convertita in asilo nido. Risparmio energetico e confort degli scolari sono due aspetti su cui insiste il progetto approvato dal Comune di Napoli e da cantierizzare entro l'autunno.

La struttura di via Lago Lucrino, a due passi da via Bartolo Longo, sarà ripensata completamente guardando alle esigenze di allievi, genitori, maestre e personale.

Questi avranno a disposizione, oltre i classici spazi educativi, anche un'area all'aperto adatta alle attività ludico-formative. Difatti, il cortile - in abbandono tra verde incolto, giochi inutilizzabili e pavimentazione pericolosa - avrà un ruolo importante per stimolare armonicamente la crescita dei bambini a livello fisico, psicologico, affettivo, espressivo, sociale e cognitivo e per sviluppare le loro potenzialità. Gli ambienti da costruire, infatti, sono stati pensati per garantire interesse, piacere, familiarità e occasioni di apprendimento, per stimolare la scoperta, il gioco simbolico, la relazione tra pari e per offrire ai più piccoli la possibilità di muoversi, correre, rilassarsi sentendosi protetto. È quanto messo nero su bianco dai professionisti esterni all’amministrazione comunale che hanno lavorato al progetto.

L'intento è realizzare un edificio scolastico nZEB, ossia con consumo di energia quasi zero, e migliorare sicurezza e confort grazie all'adeguamento sismico, impiantistico ed energetico. Quest'ultimo obiettivo sarà raggiunto grazie all'installazione di un impianto solare termico e di quarantotto pannelli fotovoltaici. L’asilo nido Fucini avrà due sezioni per accogliere venticinque bambini, dieci lattanti (3-12 mesi) e quindici divezzi (12-36 mesi). Si immagina una struttura aperta il più possibile verso esterno e che avrà spazi accoglienti, divertenti e rassicuranti per bambini e genitori.

Il progetto insiste sull'organizzazione a cellule che saranno messe in relazione attraverso il giardino interno. Esso consentirà il collegamento con la sala mensa/psicomotricità, la sala insegnanti, la sala riunioni per genitori, l’ambulatorio medico oltre bagni e altri locali di servizio. Prevista la chiusura dell’ingresso principale, trasformandolo in finestra, e la valorizzazione di un altro accesso. A caratterizzare la nuova scuola sarà anche la "social agorà", l'atrio che si apre verso la mensa/polifunzionale e l’area verde: sarà uno spazio di socializzazione e di didattica alternativa. Gli arredi modulabili favoriranno attività laboratoriali e in piccoli gruppi in ambienti dalle superfici vetrate utili a garantire illuminazione e aerazione naturali.

 

Il cortile esterno sarà dedicato alle attività laboratoriali - come quella sulla raccolta differenziata, sul ciclo dei rifiuti, sul gioco del “riciclo”, sugli orti didattici - alternate a quelle ricreative con l'obiettivo di stimolare l’entusiasmo dei bambini. Il susseguirsi di alberi, arbusti, erbacee e tappezzanti avvolgono l’edificio per realizzare una continuità tra interno ed esterno e tra le esperienze dell’osservare-raccogliere e quelle dello sperimentare-trasformare-assaggiare che sono parte del processo educativo. Il verde giocherà un ruolo fondamentale in tale ecosistema: si scelgono essenze selvatiche e a bassa manutenzione che assicurano stagionalmente un raccolto continuo di frutti, erbe e radici. Si realizza, così, il “bosco incantato” che consente percorsi di conoscenza e spazi didattici in un ideale laboratorio all’aperto. Una zona d'ombra, da realizzare con gazebo, aiuterà a proteggere bambini e docenti dal sole eccessivo o dalla pioggia.

I lavori di rigenerazione della scuola Fucini di Ponticelli beneficiano di un milione di euro. Il cantiere, da aprire a novembre, dovrà essere chiuso entro dicembre 2025 così da ottenere il collaudo entro giugno dell'anno successivo. È uno dei sette edifici scolastici della zona orientale di Napoli da riqualificare e riconsegnare alla collettività con maggiore sicurezza e servizi più adeguati. Per aprire i cantieri alunni e personale saranno trasferite in altre scuole non senza disagi per molte famiglie costrette a spostarsi e cambiare le loro abitudini per molti mesi.

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