Accenture, il lavoro 4.0 apre le porte ai talenti

Grande interesse fra i ragazzi dell'istituto Mattei di Casamicciola per il nuovo incontro con i manager del network globale

I manager di Accenture nell'Istituto Mattei di Casamicciola Terme
I manager di Accenture nell'Istituto Mattei di Casamicciola Terme
di Ciro Cenatiempo
Giovedì 11 Maggio 2023, 12:00
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Alla scoperta del mondo di Accenture. Di cosa si occupa questa azienda di servizi professionali, leader mondiale nel ramo, che aiuta le principali aziende, istituzioni e organizzazioni a costruire il loro «core business digitale»? E, soprattutto, come si fa a entrare a stretto contatto con una realtà così affascinante che, continuando a investire sui talenti e le professioni del futuro puntando sulla speciale combinazione tra tecnologia e ingegno umano, sta rafforzando la propria presenza al Sud e da oltre vent'anni ha una sede strategica a Napoli? Erano questi gli interrogativi da trasformare in una straordinaria opportunità di conoscenza e formazione, e il secondo incontro ospitato dall'Istituto Enrico Mattei di Casamicciola Terme con i professionisti di Accenture ha raggiunto in pieno l'obiettivo. Con 738.000 persone che servono clienti in oltre 120 Paesi e oltre 20.000 in Italia, Accenture è presente a Napoli con oltre duemila persone impiegate nell'Advanced Technology Center e il Cyber Fusion Center.

Quattro specialisti di unità operative che lavorano da tempo nella sede del Centro Direzionale, nel capoluogo partenopeo, si sono confrontati nel corso di una mattinata ricca di aspettative con i ragazzi delle due classi del quarto anno di Informatica e della Quinta C di Sistemi informativi aziendali del «Mattei», seguiti dai docenti referenti Giuseppe Esposito e Sonia Tamburro e dal preside Gianpietro Calise. Per gli studenti Giovanni Paolo Trani, Simone Conte, Andrea Ferrandino, Gianmichele Di Maio, Claudia De Fortis Nadi, Luca Iwanicki, Vittorio Invernini e Francesco Di Costanzo è stata un'esperienza molto coinvolgente. Per chi aspira a lavorare in Accenture si è spalancata una finestra sulle caratteristiche delle attività svolte a Napoli. Qui c'è l'Advanced Technology Center, che è il centro di eccellenza che eroga servizi tecnologici innovativi a supporto dei percorsi di trasformazione delle imprese pubbliche e private, fortemente specializzato in soluzioni SAP, Salesforce, Oracle, Adobe, Cloud, servizi di infrastruttura tecnologica e security. E c'è anche il Cyber Fusion Center, centro di innovazione che permette alle aziende di avere accesso alle soluzioni di cybersecurity più avanzate a livello mondiale e, contemporaneamente, di beneficiare di un punto di riferimento locale per la protezione del proprio business digitale. Peppe Cervera, manager dell'area Application Engineering; Francesca Adamo, senior analyst esperta in Security; Veronica De Vico, analyst dell'area Data & Artificial Intelligence; Giovanni Pisani, manager dell'area SAP sono riusciti a catalizzare l'attenzione, moltiplicando curiosità, interesse e richieste di approfondire i temi affrontati. Cosa fanno i programmatori e gli sviluppatori, e cosa sono i «big data» con le loro diverse tecnologie? Cos'è «Sap» e a cosa serve il «cloud»? Come si garantisce la sicurezza dei sistemi aziendali e quali sono gli aspetti meno noti del consumo di prodotti digitali e di dispositivi elettronici? Cosa fa un «full stack engineer»? Come si fa a comprendere i bisogni dei clienti, e quali sono gli aspetti fondamentali di una realtà in continua crescita come quella di Accenture a Napoli? Domande che si inseriscono in un discorso più ampio. Non va dimenticato che Accenture ha annunciato il rafforzamento della propria presenza nel Sud Italia accelerando il percorso iniziato pionieristicamente a Napoli e Cagliari e rispondendo alla sempre crescente rilevanza del Mezzogiorno nell'ecosistema Italia. Il programma prevede di raddoppiare il numero di professionisti attualmente presenti arrivando ad impiegare oltre 5.000 talenti entro i prossimi tre anni, contribuendo ad attrarre occupazione qualificata, innovativa e competitiva, migliorare la capacità occupazionale per giovani e donne e rafforzare il proprio ruolo di abilitatore di sviluppo nazionale.

C'è tanto spazio per i giovani. Ovviamente il «focus» si è orientato sulle «qualità» necessarie per intraprendere una carriera articolata in una miriade di percorsi specifici, scanditi da sigle e ruoli che si completano nel «team working»: un elemento cruciale per valorizzare il merito e i singoli talenti e competenze in un contesto armonico, perché «il successo dipende dal gruppo». Ogni singola «unit» di lavoro integra figure professionali con background e competenze diverse e tutte ugualmente necessarie: hard skill, ovvero quelle tecnologiche; e soft skill, sempre più strategiche nel mutevole contesto di oggi, rappresentano punti di riferimento fondamentali. Racchiudono un mix di volontà da coniugare con l'attitudine e lo studio, la propensione alla programmazione, le capacità logiche e di analisi, e molto altro da scoprire passo dopo passo, con passione e curiosità costanti verso il nuovo. 

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