Posillipo-Anzio Waterpolis 12-7 e i rossoverdi centrano i playoff

Prova di forza di capitan Paride Saccoia e compagni alla Scandone

La grinta di Roberto Brancaccio
La grinta di Roberto Brancaccio
di Diego Scarpitti
Sabato 15 Aprile 2023, 18:52 - Ultimo agg. 16 Aprile, 08:55
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«Dedico questa stagione a Domenico Iodice». Con le lacrime agli occhi e con parole non di circostanza, Roberto Brancaccio esterna tutta la sua felicità per il prestigioso risultato raggiunto. Ennesima dimostrazione che il lavoro paga sempre. Il Posillipo accede meritatamente ai playoff, «obiettivo prefissato ad inizio anno», come ricorda in tutta onestà il tecnico napoletano. E così, tra mille difficoltà e non poco scetticismo, capitan Paride Saccoia e compagni si accomodano tra le otto migliori formazioni d’Italia, battendo a domicilio l’Anzio Waterpolis 12-7 (parziali di 3-2, 1-3, 3-1, 5-1). Sugli scudi il solito Benjamin Stevenson, autore di una tripletta, proprio come Milos Milicic. Contribuiscono al pesante successo il leader rossoverde e Tyler Allen Abramson, artefici di una doppietta.

A Fuorigrotta ci sono i due presidenti. In giacca e cravatta blu Aldo Campagnola, dello stesso colore il maglioncino di Francesco Damiani.

Posta in palio pesante.

Nella prima frazione manca l'aggancio Julien Lanfranco, sblocca il punteggio alla metà del primo periodo il difensore Milicic (1-0). Ci prova capitan Saccoia, respinge prontamente Simone Santini, ex Rari Nantes Salerno. E un altro ex, il mancino Nicola Cuccivillo, segna in diagonale l'1-1. Tifo da stadio con la Torcida rossoverde alla Scandone, dove striscioni, tamburi e megafoni sono consentiti. Stevenson inizia farsi vedere, tanto da trasformare in maniera impeccabile il rigore del 2-1 ad 1'14" dallo scadere. «Forza Posi, vinci per noi», gridano i rumorosi tifosi, ma Federico Lapenna, ex Canottieri e Acquachiara, fissa il 2-2 a 36 secondi. Battute conclusive intense con il più piccolo dei fratelli Lanfranco per il 3-2 a 25 secondi. Sulla traversa la palombella di Stevenson a fil di sirena.

Nel secondo tempo bastano appena 28 secondi allo svizzero Luka Bajic per il 3-3. Santini si esalta. «Dai cosi», carica Cuccovillo. Trova l'opposizione dell'estremo difensore in calottina rossa la staffilata di Julien Lanfranco. Roberto Spinelli non è da meno. Di poco fuori il tentativo del numero 3 statunitense. La beduina di Lapenna firma il primo vantaggio ospite a 2'03" dall'intervallo lungo (3-4). Milicic trova il varco giusto e pareggia (4-4) a 57 secondi. La 25esima giornata si ravviva con Bajic, che si procura il rigore, trasformato da Cuccovillo in un clima a dir poco assordante (4-5). Sul palo si infrange la chance dei padroni di casa.

Il terzo tempo si apre con la dolce palombella e tris di Milicic per il 5-5 (1'44"). Prende le distanze la compagine rossoverde. Il tiro a schizzo da posizione 1 del mancino Tyler Abramson regala il 6-5: effetto sfogliatelle. La traversa di Lapenna spaventa il pubblico ma non Abramson, che buca nuovamente la retroguardia dell'Anzio: break rossoverde e 7-5. Chiama subito timeout Roberto Tofani, in t-shirt bianca come Brancaccio. Esulta Cuccovillo, un altro mancino, con il pugno destro: 7-6 a 26 secondi dallo scadere.

L’uomo del pareggio. Come nel secondo quarto Bajic ristabilisce l’equilibrio in acqua: altri 28 secondi (7-7). Gli arbitri di A1 indossano una maglietta blu in segno di protesta per i ritardi dei mancati rimborsi: sono in pochi a saperlo. L'urlo «cattivo» di Saccoia si traduce nell'8-7 e ancora il centroboa classe 1989 guadagna il penalty a 2'36". Rimediano il rosso prima il dirigente accompagnatore biancazzurro e poi Tofani per proteste, comminato da Fabio Brasiliano. Glaciale dai cinque metri Stevenson (9-7). Saccoia si prende la scena e gli applausi: 10-7 (1'54"). C’è tempo anche per la controfuga di Abramson, abile a dispensare l’assist vincente per Lorenzo Briganti (11-7). In superiorità Stevenson fissa il definitivo 12-7 a 45 secondi dal gong.

«L'abbiamo costruita bene», il lapidario commento del direttore tecnico rossoverde. «Un grande cambio di rotta con l’arrivo del grande Pino Porzio», tiene a precisare Brancaccio. «E’ il momento di festeggiare. Andiamo avanti», ribadisce entusiasta il coach partenopeo. «Pensiamo a quanto costruito tutti insieme con il consigliere alla pallanuoto Luigi Massimo Esposito e al dirigente Gianni Grieco. Ci tengo a ringraziare la squadra, lo staff tecnico e medico, e il presidente Campagnola».

Risultato di gruppo. «Abbiamo avuto tutti ragione, disputando il primo campionato intero, più difficile rispetto agli altri. Abbiamo giocato due mesi senza il centroboa titolare e si è fatta sentire l’assenza di Antonio Picca per due turni», prosegue Brancaccio. «Una vittoria importante. Nei primi due tempi siamo entrati contratti, lenti e prevedibili, sbagliando tanto in attacco. Abbiamo cambiato il registro come nel girone di ritorno. Nell’ultimo parziale siamo usciti fuori, giocando con grinta e determinazione», conclude soddisfatto il mister posillipino. Traguardo «irraggiungibile» divenuto realtà.  

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