La Turris blinda il progetto Caneo: «Non è in discussione»

Piedepalumbo: «I ragazzi si allenano bene»

L'amministratore unico e direttore generale corallino Antonio Piedepalumbo
L'amministratore unico e direttore generale corallino Antonio Piedepalumbo
di Raffaella Ascione
Venerdì 3 Novembre 2023, 11:04
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Un avvio di campionato da sogno, poi un mese di ottobre da incubo, condito da due filotti di tre sconfitte consecutive intervallati dal blitz di Potenza. Sembrerebbe una Turris senza mezze misure, come certificato anche dai numeri relativi alle marcature: con 20 reti all’attivo, quello corallino è il terzo miglior attacco (a braccetto con la Triestina) dell’intera serie C (solo Cesena e Pescara hanno fatto meglio), ma i 24 gol subiti valgono – al contempo – la maglia nera di peggior difesa dei tre gironi di terza serie. Tant’è che proprio sulla necessaria ricerca di equilibrio si è a lungo soffermato il tecnico Caneo a margine del roventa ko di domenica contro il Giugliano.

Al di là dei numeri, però, restano granitiche certezze di fondo legate alla progettualità avviata in estate. A cominciare da un inamovibile punto fermo: «Caneo non è nemmeno lontanamente in discussione». Categorico l’amministratore unico e direttore generale corallino Antonio Piedepalumbo: «Il progetto è saldo e condiviso, anche perché se fallisse il tecnico, fallirebbe la società su tutta la linea.

Siamo perfettamente in linea con l’obiettivo dichiarato ad inizio stagione e perciò andiamo avanti con fiducia e serenità inalterate».

L’obiettivo dichiarato è la salvezza, step basilare nell’ottica del progetto triennale avviato in estate: «In nessun modo questi filotti negativi mettono in discussione il progetto. Anzi lo rafforzano – spiega Piedepalumbo –, perché aiutano a capire dove e come intervenire. Capisco perfettamente la delusione, il malumore e – per certi versi – la preoccupazione dei tifosi, ma un progetto non può e non deve essere messo in discussione da qualche risultato negativo. Non può scaturire un dramma da ogni errore, sarebbe deleterio per tutti. Noi ci siamo prefissati una certa crescita attraverso un certo tipo di lavoro: in quest’ottica le criticità che stanno emergendo consentono di far chiarezza sulle cose da migliorare. Altrimenti quale sarebbe il senso di un percorso triennale? Il risultato che otterremo in questo campionato, qualunque sarà, rappresenterà la base per la partenza nella prossima stagione. Senza tralasciare altri aspetti a cui siamo costantemente protesi, per forza di cose: l'attenzione ai giovani ed ai numeri di bilancio, che per noi sono priorità». 

La metamorfosi 

L’avvio di campionato è stato a dir poco esaltante: la vittoria al Liguori contro il Benevento, quella esterna in casa del Crotone, poi il successo sul Sorrento ed il pari in extremis a Messina. Risultati valsi addirittura il primato in classifica. Poi il ko interno col Picerno e da lì i due filotti negativi (corallini sconfitti sei volte nelle ultime sette gare): «Fatta eccezione per le partite contro Francavilla e Taranto, e per il secondo tempo contro il Picerno, direi - analizza Piedepalumbo - che la prestazione non è mai mancata. Al netto, certo, di quei momenti di distrazione in cui siamo poi stati sistematicamente puniti». Singolare il dato relativo alle reti puntualmente incassate nei primissimi minuti di gioco: «A questo punto potrebbe anche essersi innescato un meccanismo inconscio, che ci porta ad essere quasi timorosi e perciò maggiormente esposti a quei rischi che poi sistematicamente si concretizzano. Si è lavorato e si sta lavorando molto su questo aspetto specifico, sia con il direttore Primicile che con il mister, per capire – al netto di episodi clamorosi e imprevedibili come contro il Giugliano – la natura del problema e il modo in cui intervenire».

Le difficoltà individuali

«Qualche elemento d’esperienza in difficoltà? Va tenuto anzitutto conto dei tempi, che per qualcuno possono essere più lunghi, necessari al recepimento dei dettami del mister. E questo non vuol dire che non siano ben disposti a questo tipo di lavoro o che non siano funzionali al sistema di gioco proposto dall’allenatore, ma che semplicemente devono metabolizzarne i meccanismi. Qualcun altro paga invece un ritardo di condizione dovuto a vicissitudini varie». Tutte situazioni che saranno inevitabilmente poi valutate nella prossima sessione di mercato: «Come è ovvio che sia. Ma discorsi del genere sono assolutamente prematuri e noi abbiamo piena fiducia nell'intero organico».

Il tempo della svolta

Adesso tocca pensare al derby del Pinto ed a come invertire il trend negativo: «Ora come ora dobbiamo fare di necessità virtù. Ci confrontiamo quotidianamente con staff e squadra: i ragazzi si allenano bene, sono sereni e la partita di domenica scorsa dimostra questa compattezza di fondo. Le uniche criticità sono insomma legate ai risultati. Dobbiamo uscire da questa difficoltà mettendola a fuoco per bene. Questione di modulo? Secondo me di interpretazione più che di numeri, e la prestazione di domenica lo conferma. Si può anche variarlo, certo, anche perché il materiale tecnico che abbiamo a disposizione consente soluzioni alternative. Dobbiamo saperci adattare al momento per cambiarne il corso. E se riusciamo, negli anni verrà fuori una Turris importante».

Il messaggio ai tifosi

«Il loro malumore è assolutamente comprensibile e giustificabile ma non può né deve condizionare il nostro operato. Siamo i primi ad essere dispiaciuti per i risultati delle ultime settimane ma crediamo in quello che facciamo ed il nostro percorso passa anche per difficoltà del genere. Lo avevamo messo in conto. Ai tifosi chiediamo di starci vicino e di credere come noi e con noi in questo progetto. Siamo sicuri che ne usciremo. Si sta costruendo qualcosa di importante».

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