Napoli-Salernitana, raduno all'hotel Gli Dei di Pozzuoli poi tutti insieme davanti alla tv per Inter-Lazio

Spalletti rilancia i titolarissimi: torna Zielinski in mezzo

A Napoli un campo con sagome calciatori, i bambini li dribblano
A Napoli un campo con sagome calciatori, i bambini li dribblano
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Domenica 30 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:00
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Il momento è solenne. «Tra di loro parlano una lingua che tutti capiscono: quella dell'amicizia» dice Luciano Spalletti incoronando la sovranità della squadra. Un altro allenamento a cento all'ora, con piccola paura quando Osimhen ha iniziato a toccarsi un polpaccio. Ma poi ha proseguito come niente fosse. Più in là, il Cholito sembra davvero scatenato: Simeone ha dato spettacolo in mattinata, nell'ultimo allenamento prima del grande giorno. Ma là in attacco toccherà al nigeriano, con l'argentino che conquista il ritorno in panchina. È il giorno dello scudetto, i calciatori vivono la città, percepiscono l'entusiasmo. Le telecamere della produzione del docufilm del club azzurro sono da giorni a riprendere allenamenti e i momenti privati nello spogliatoio: la festa è vicina, vicinissima. Ieri al centro tecnico c'erano oltre un centinaio di tifosi, ma stavolta la sicurezza ha chiesto a Kvara e company di non fermarsi per evitare resse e confusione per ottenere autografi e selfie. Un primo pezzo di scudetto può arrivare in albergo: sarebbe, per certi versi, il riscatto del 2018. Perché il primo tempo di Lazio-Inter, Di Lorenzo e tutti gli altri lo vedranno tutti assieme nella salone dell'hotel Gli Dei di Pozzuoli, che stamane li ha accolti per il pre-ritiro. Un gigantesco monitor per seguire la squadra del comandante Sarri che affronta l'Inter: se non vince, gara con la Salernitana può regalare la gloria eterna. E pensare che cinque anni fa esatti, in un albergo di Firenze il Napoli di Sarri vide svanire il sogno-scudetto. 

Oggi non si può far finta di nulla.

Prima bisogna guardare il match della Lazio e poi salire a bordo del bus e continuare a seguire l'andamento con ogni mezzo della tecnologia moderna. Lo faranno tutti, perché molto passa per San Siro. I giocatori si ritrovano in mattinata nella struttura che dà sulla Solfatara: Spalletti è lì dalle 7,30 con tutto lo staff per preparare ogni cosa. I giocatori hanno trascorso la notte prima dell'esame con mogli e fidanzate, e anche coi figli, chi vuole e chi può. Altro che ritiro blindato, concentrazione assoluta, mortificazione della carne e altre corbellerie: stavolta, non è stata una scelta di Lucianone, ma il rinvio da sabato a domenica ha spiazzato tutti. E l'albergo era sold out, come tutti gli alberghi di Napoli e provincia. Ma questa mattina la sala colazione e quella per il pranzo è stata allestita lo stesso: dalle 9,30 inizia la vigilia pre-Salernitana. Con tanto di palestra sistemata per un piccolo riscaldamento. Colazione e pranzo sono tutti a buffet: colazione facoltativa, il pranzo (ore 12,15 visto l'orario del match) obbligatorio per tutti. 

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Le scelte sono fatte, perché le assenze di Rui e Politano spengono su nascere i ballottaggi stagionali. Giocano Olivera e Lozano. È il Napoli dei titolarissimi, con Ndombele che pure lascerà spazio a Zielinski: d'altronde, il polacco se lo merita pure di giocare dal primo minuto una gara che può passare alla storia del calcio napoletano, come quel Napoli-Fiorentina del 10 maggio del 1987 o Napoli-Lazio del 29 aprile 1990. De Laurentiis ha deciso di allestire nella sala vip dello stadio Maradona una festa a numero ridottissimo e senza ospiti esterni: se dovesse arrivare la conquista dello scudetto, nell'area ospitality realizzata in occasione di Italia-Inghilterra, il patron azzurro riceverà gli eroi azzurri con tutti i loro familiari. Un party privatissimo e secondo le disposizioni del patron, inaccessibile persino ai suoi più fedeli amici. Poi sarà Spalletti a invitare la squadra a cena (venerdì o all'inizio della prossima settimana) e ancora dopo Di Lorenzo è pronto, da capitano, a organizzare un party speciale a Baia. I preparativi sono particolari, perché davvero è tutto sospeso in un limbo: non è solo questione di scaramanzia. Altro che tavola apparecchiata: il Comandante Sarri può davvero far saltare tutto il piano. Cosa che, non gli dispiacerebbe neppure un po'. Tanto sa che lo scudetto è solo questione di ore, al massimo giorni. 

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