Centro storico di Napoli, la proposta di commercianti e residenti: «Ripristiniamo il vecchio percorso dei bus turistici»

Centro storico di Napoli, la proposta di commercianti e residenti: «Ripristiniamo il vecchio percorso dei bus turistici»
di Antonio Folle
Domenica 2 Gennaio 2022, 16:55 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 09:10
4 Minuti di Lettura

I lavori Unesco realizzati nel centro storico della città hanno portato in alcuni casi a una vera e propria rivoluzione nella viabilità. La precedente giunta comunale, di fronte ai cronici ritardi nella conclusione dei lavori, aveva optato per una parziale revisione del percorso dei bus turistici, trasferendo - in alcuni casi arrivando addirittura a sopprimere - alcune fermate dei bus adibiti al trasporto dei turisti. Un male doloroso ma necessario per consentire lo svolgimento dei lavori e la riconsegna degli spazi alla cittadinanza.

Via Muzy, a pochi passi dalla trafficatissima via Tribunali, è una delle tante strade interessate dai lavori di rifacimento e che ospitava una fermata dei bus turistici. Fermata comodissima per i turisti che, come hanno raccontato residenti e commercianti della zona, si fermavano spesso per acquistare souvenir o per consumare nei diversi bar della zona. Una vera e propria microeconomia di quartiere che è stata definitivamente affossata dalla soppressione della fermata del bus. A causa dei lavori, infatti, la fermata è stata spostata a via Pietro Colletta, una posizione decisamente infelice per quanti arrivano a Napoli in bus e vogliono cominciare il loro tour dalla caratteristica via Tribunali.

E in queste ore proprio i residenti ed i commercianti della zona, capeggiati dall'associazione culturale Castelcapuano guidata da Antonello Cioffi e da Ciro Scalcino, hanno chiesto a gran voce il ritorno allo status quo e il ripristino della fermata. I lavori Unesco sono finalmente terminati ma il passaggio di consegne tra l'amministrazione uscente e la nuova amministrazione guidata dal sindaco Manfredi ha rallentato con ogni probabilità anche il ripristino della viabilità precedente. La questione negli scorsi giorni è stata discussa nel corso del consiglio della IV Municipalità guidato da Maria Caniglia.

A strettissimo giro l'assessorato alla Mobilità del Comune di Napoli potrebbe iniziare ad interessarsi ad una questione che moltissimi cittadini ritengono di vitale importanza. 

«Quella fermata era importantissima per i tanti commercianti di questa zona - ha spiegato Enrico Cella, consigliere del quarto parlamentino - perchè la presenza dei turisti generava un indotto importante per la loro economia. Con i lavori Unesco la fermata del bus è stata spostata di diverse centinaia di metri, con la promessa che sarebbe stata ripristinata. Ad oggi, nonostante i lavori siano terminati, la fermata resta nella sua infelice posizione di via Pietro Colletta, lontano da via Tribunali e dagli altri luoghi visitati dai turisti costretti a lunghi tratti a piedi». 

 

I lavori Unesco nella zona di Castel Capuano prevedevano anche il recupero di piazzette e slarghi che circondano l'antico castello di origine normanna. Ad oggi, però, le aree recuperate e rese - almeno in teoria - nuovamente fruibili per i cittadini, sono ancora ben lontane dal diventare luoghi di aggregazione e di svago per i più piccoli. Lunghe file di auto parcheggiate, infatti, caratterizzano gli spazi che potrebbero e dovrebbero ricevere ben altra destinazione d'uso.

«La piazza antistante il Castel Capuano - prosegue ancora Cella - deve essere liberata dal parcheggio a cielo aperto che si è impossessato di tutto. Bisogna battersi per l'installazione di giostrine e di altro arredo urbano che renda fruibile gli spazi ai bambini ed agli anziani del quartiere. Qui una vera piazza dove poter portare i bambini a giocare non esiste e ci auguriamo che il Comune quanto prima provveda alla creazione di luoghi appositi per lo svago dei più giovani. Altro punto che è stato più volte segnalato dai cittadini è quello relativo alla segnaletica stradale mancante. Molti cartelli stradali - precisa l'esponente del parlamentino di via Gianturco - non sono stati installati dopo la fine dei lavori Unesco. I residenti della zona segnalano che la mancanza di una adeguata segnaletica stradale è causa di numerosi incidenti che vedono coinvolte auto e scooter. Anche da questo punto di vista - ha poi concluso Cella - bisogna intervenire nella maniera più tempestiva possibile». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA