«Dignità Autonome di Prostituzione» raddoppia: nuove date a Napoli al Castel Sant’Elmo

Dopo il grande successo aggiunte nuove repliche fino al 16 luglio

«Dignità Autonome di Prostituzione» di Luciano Melchionna
«Dignità Autonome di Prostituzione» di Luciano Melchionna
Lunedì 3 Luglio 2023, 13:51
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Grandissimo successo di pubblico per «Dignità Autonome di Prostituzione» di Luciano Melchionna, di scena al Castel Sant’Elmo di Napoli nella nuova edizione prodotta da Teatro Bellini di Napoli ed Ente Teatro Cronaca in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e Castel Sant’Elmo - Novecento a Napoli. Sold out nelle 10 repliche fin qui effettuate - che fanno registrare oltre 11.000 spettatori - e migliaia di persone già prenotate per le prossime recite in programma, lo spettacolo di Melchionna si conferma tra gli “eventi clou” della programmazione teatrale estiva di Napoli. Un successo tale da persuadere gli organizzatori, d’intesa con la Direzione del Museo campano, ad annunciare una proroga dello spettacolo fino al 16 luglio.

«Nonostante le sue 49 edizioni, le oltre 450 repliche e circa 700.000 spettatori di numerose città italiane, “Dignità Autonome di Prostituzione” – sottolineano gli organizzatori - continua inarrestabile a far breccia nel cuore del pubblico, forte di un solido impianto drammaturgico ma anche di un cast eccellente che riesce a rendere significante ogni angolo, scorcio, camminamento, di una delle location storiche più imponenti e suggestive del nostro Paese».

«Questa edizione nasceva nel segno dell’amore – sottolinea il regista ed interprete Luciano Melchionna – nell’accezione più estesa di questo termine. Pace, rispetto, solidarietà, gentilezza, difesa dei diritti civili e denuncia di ogni tipo di violenza, sono i temi che i nostri attori stanno proponendo ogni sera al pubblico. Amore che, a guardare quanto sta accadendo, è potentemente ricambiato dal pubblico, da spettatori di ogni età che si uniscono a noi in un abbraccio solidale, fortissimo, emozionante».

Circa 45 interpreti, di più generazioni, tra attori, performer, cantanti e musicisti animano le antiche mura del Castello. L'originale format inventato da Luciano Melchionna con Betta Cianchini ripropone il suo irresistibile gioco teatrale, capovolgendo il segno negativo legittimamente attribuito al termine di “casa chiusa”, retaggio di altre epoche fortunatamente passate, offrendo oggi, in quello che è definito “bordello dell’Arte”, solo “pillole di piacere per la mente e per il cuore dello spettatore”, frammenti di teatro civile che, attraverso i tanti monologhi e le varie performance, anche “one-to-one”, compongono il composito canovaccio e la drammaturgia dello spettacolo.

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