Maxi truffa all'Enel e manomissione contatori nell'Agro: 25 persone a processo e accuse a rischio prescrizione

La verifica dei tempi di prescrizione per l'indagine sul tecnico di una società e alcuni imputati impegnati nel raggiro

I contatori Enel
I contatori Enel
di Nicola Sorrentino
Giovedì 16 Marzo 2023, 07:00 - Ultimo agg. 07:10
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Maxi truffa a danno di Enel, contatori manomessi e un danno di circa 1,7 milioni di euro. In 25 sono a processo, dinanzi al collegio del tribunale di Nocera Inferiore, dopo un’indagine della procura nocerina che portò a una serie di misure cautelari nel maggio 2021. Il dibattimento proseguirà a settembre ma il collegio ha chiesto di verificare una possibile prescrizione per i reati maggiori, come l’associazione a delinquere, oltre che la procedibilità sui reati scopo.

Tra le accuse ci sono furto e truffa aggravata, sostituzione di persona e falsi documentali. Le indagini partirono nel 2015 e proseguirono fino al 2017, dopo una denuncia presentata ai carabinieri di Marcianise da parte di Enel.

Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che servizi di osservazione, pedinamenti, perquisizioni e sequestri, la procura individuò un gruppo composto da tre imprenditori, un tecnico dipendente di una società e altri tre tecnici elettricisti dediti a commettere una serie di furti ai danni delle aziende erogatrici di servizi energetici, Enel e Italgas.

Inoltre, tra i comuni delle due Nocera e di Pagani, venivano manomessi i contatori con l’alterazione dei circuiti elettronici e dei cronografi, per installare radiocomandi che servivano ad interrompere la comandata delle fasi. Determinanti, per la formulazione dei capi d’accusa, furono le acquisizioni fornite dalle strutture competenti di Enel. Nel mirino finirono attività commerciali e industriali ubicate nei tre comuni dell’Agro nocerino.

Il maxi raggiro svelò, insomma, la commissione di reati in materia di forniture industriali e commerciali di energia elettrica e gas naturale, per elevati controvalori economici, quantificabili in oltre un milione e settecentomila euro. Ai danni, tutto ciò, di Enel Energia ed altre società di settore. Tra i capi promotori c’era un uomo di Pagani, che si sarebbe attivato per reclutare i singoli utenti intenzionati alle operazioni di manomissione. L’indagine dimostrò come un impiegato al call-center di una delle società, avrebbe fornito informazioni riservate sugli utenti morosi, poi contattati dal capo promotore per essere invogliati all’alterazione dei contatori elettronici pagando in misura minore i reali consumi futuri. Avrebbero, così, avuto la voltura dei contratti di fornitura senza pagare le pregresse morosità per consumi in precedenza non corrisposti. Episodi che risalivano ad anni precedenti, come il 2010, in più parti della Campania, oltre che nell’Agro nocerino sarnese. L’indagine era partita inizialmente dalla zona di Napoli Nord, poi la competenza territoriale fu attribuita al circondario di Nocera. Nel mirino finirono anche panifici e supermercati. Nella prossima udienza verrà valutata la possibile prescrizione per molte delle accuse contestate.

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