Pontecagnano Faiano. Omicidio Borsa, il padre: Erra accolto in casa come un figlio

Il vicino di casa di Pontecagnano Faiano della famiglia Borsa: ho visto Erra strattonare Anna e il padre che cercava di intervenire, le dice che avrebbe ammazzato lei, la sua famiglia e i cani

La vittima, Anna Borsa, e il suo assassino, Alfredo Erra
La vittima, Anna Borsa, e il suo assassino, Alfredo Erra
di Petronilla Carillo
Venerdì 5 Aprile 2024, 06:50 - Ultimo agg. 6 Aprile, 09:41
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«Ancora non riesco a credere a ciò che ha fatto Erra.. perché lui lo avevo accolto in casa come un figlio». Ettore Borsa, il padre della parrucchiera trentenne uccisa nel negozio in cui lavorava da Alfredo Erra, il suo ex fidanzato, è stato ieri ascoltato dai giudici della Corte d’Assise. In aula, dietro le sbarre, anche l’assassino di Anna. Un racconto straziante e intriso di commozione. Presenti anche il legale della difesa (avvocato Pierluigi Spadafora) e delle parti civili (gli avvocati Ivan Nigro e Rosanna Carpentieri). Sul banco dei testimoni anche un altro personaggio chiave delle indagini che furono svolte dai carabinieri, Paolo Cataldo, il quale ha confermato in toto quanto riferito agli inquirenti nell’interrogatorio sostenuto in qualità di persona informata sui fatti il 5 marzo del 2022. Vicino di casa dei Borsa, il teste ha riferito «di aver assistito a delle precedenti minacce e violenze che si erano verificate nel periodo precedente l’omicidio... tanto da essere intervenuto personalmente. Era il 19 febbraio 2022, stavo aiutando a chiudere il tabacchino di corso Umberto quando,a d un certo punto, ho sentito urlare Anna che era poco distante insieme al padre. Sono uscito fuori ed ho notato che Alfredo Erra strattonava Anna cercando di tirarla in un’auto e gli mostrava il proprio cellulare facendogli notare la foto del nuovo fidanzato ma Anna si rifiutava di vederlo. Ettore cercava di tirare a se la figlia, così sono intervenuto per spingere Erra nell’auto. È stato allora che l’uomo l’ha apostrofata in malo modo dicendo: mi hai fatto le corna e non vuoi vedere chi è (Anna si era lasciata da tempo con Erra che non voleva accettare la fine del loro rapporto, ndr) ... ti devo uccidere, spararti in faccia a te, tuo padre, tuo fratello e tua madre e ti uccido anche i cani e ti devo buttare in un fosso se non vieni con me”. Quando Anna disse che sarebbe andata dia carabinieri lui le rispose: “vai da chi vuoi tu non me ne frega niente dei carabinieri» Anna andò via con un’amica e d Erra le inseguì. Sia il fratello che la madre mi dissero di stare attento perché avevano paura che avrebbe potuto fare qualcosa ad Anna».

Cataldo ha poi ricordato i munti che precedettero l’omicidio: «Davanti al parrucchiere Erra incontrò la madre di Anna che gli disse di andare via e lui, alzandosi la maglia le disse: “Io non ho nulla, vedere, voglio solo salutare vostra figlia.

Quando la madre andò via si sentirono gli spari».

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