La Rari Nantes Salerno riparte dalla bandiera Donato Pica

Per il centroboa è il 17esimo anno in giallorosso

Donato Pica, classe 1991
Donato Pica, classe 1991
di Diego Scarpitti
Domenica 23 Luglio 2023, 18:04 - Ultimo agg. 18:05
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Di nuovo in giallorosso. La Rari Nantes Salerno riparte da Donato Pica. Il club presieduto da Enrico Gallozzi sceglie la linea della continuità e riconferma il centroboa classe 1991.

Forte attaccamento. Per il 17esimo anno di fila si rinnova il profondo legame tra il pallanuotista salernitano e la Rari Nantes. «Non ho mai contato gli anni trascorsi con la calottina della Rari, ma quando è stato diramato il comunicato stampa, sono rimasto colpito anch’io», ammette sincero. «Non sono pochi 17 anni e se mi fermo un attimo a pensarci, posso dire che ne ho viste di tutti i colori».

Bandiera giallorossa. Si considera tale Donato Pica. «Ricordo perfettamente tutti i momenti attraversarti dalla società negli anni e tutti i traguardi o le delusioni che ne sono venute», dice il giocatore campano. «Come l'indimenticabile terzo posto alla finali nazionali under 20 nel 2011, con molti amici con cui gioco ancora oggi. E poi l’esordio in A2 nell’anno precedente, oppure gli anni difficili dove c’era la possibilità che smettessi di giocare, gli anni del cambiamento della dirigenza, degli allenatori, l’anno della promozione mancata e l’anno della promozione fortemente voluta, per finire con questi 4 anni di A1 vissuti intensamente».

 

Riavvolge il nastro Pica. «L’ultimo, in particolar modo, mi ha segnato di più, perché le emozioni, le sensazioni e i sacrifici che danno i playout sono molto più cariche e diverse dai playoff», tiene a precisare il 32enne. «Perdere i playoff non consente di perdere la categoria, ma la sconfitta nei playout conduce alla retrocessione e per un atleta credo sia un vero fallimento».

Identità e radici. «Sono salernitano e sono orgoglioso di esserlo, ma mi sento investito da una grande responsabilità verso questi colori, questa società e questa città», dichiara Pica. «Nell’ultima gara dei playout contro l’Anzio Waterpolis pensavo a questo e prima di entrare in acqua ho fermato i miei amici-fratelli (soprattutto i salernitani come il sottoscritto), ricordando che non potevamo permetterci di retrocedere, ovvero di far retrocedere la nostra società che porta il nome di Salerno in giro per l’Italia».

Operazione riuscita.

Salernitano doc. «Per il prossimo anno faremo il possibile affinché ci sia un cambio di marcia», assicura Pica. «Con il supporto del tecnico Christian Presciutti e l’impegno di tutti i compagni di squadra, miriamo a raggiungere una salvezza tranquilla», auspica fiducioso. «Non vedo l’ora di ritrovarmi con i ragazzi e iniziare insieme questa nuova stagione. Siamo pronti a lottare, a dare il massimo e a onorare i colori giallorossi in ogni partita», conclude Pica (nella foto di copertina di Gianluca Madonna).

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