Turris-Catania 2-1 con doppietta di Jallow: «Mi piace questo spirito»

Il tecnico Menichini: ​«Dobbiamo continuare così, tutti»

L'esultanza corallina sul 2-0 di Jallow
L'esultanza corallina sul 2-0 di Jallow
di Raffaella Ascione
Domenica 24 Marzo 2024, 17:01 - Ultimo agg. 18:30
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Cinica, ostinata, stoica. La Turris batte al Liguori il Catania e continua a puntare con decisione – e con tutte le forze, fisiche e mentali – la salvezza diretta. Al Liguori finisce 2-1: decide la doppietta di Jallow, protagonista di un primo tempo letteralmente spumeggiante e condito da una preziosissima doppietta, la prima in maglia corallina; nella ripresa è il Catania a fare la partita, complice l’ingenuità di Cocetta, che nel giro di pochi minuti rimedia il doppio giallo, lasciando i suoi in dieci – praticamente – per l’intera frazione. Cianci la riapre, poi la pressione etnea diventa vero e proprio assedio, ma non basta. 

La Turris regge, trascinata da un Liguori “bollente”, ed alla fine l’esultanza è esplosiva.

La gara

Menichini, costretto ancora a fare a meno del “faro” Casarini nell’undici iniziale, cambia ancora l’assetto dei suoi. In difesa la spunta Cocetta su Panelli, in mediana torna Contessa sulla corsia di sinistra (a destra c’è Saccani), con Scaccabarozzi e Franco a comporre la coppia centrale; in avanti D’Auria a supporto di Maniero e Jallow. Di contro, il 4-3-3 etneo.

Prima della gara osservato un minuto di raccoglimento in memoria del direttore generale della Fiorentina Joe Barone.

La prima occasione è di marca corallina e arriva dopo appena un minuto: Saccani serve centralmente Scacabarozzi, che va di destro ma non inquadra la porta. Tre minuti e Marsura – su servizio di Chiricò – si ritrova un ghiotto pallone tra i piedi, ma c’è Maestrelli a murarne la conclusione da posizione invitante. Al 19’ l’infortunio – proprio – di Marsura, costretto a lasciare il campo in barella; al suo posto Cicerelli. La Turris spezza l’equilibrio al minuto 22 nel segno di Jallow, che raccoglie in area uno spunto di Scaccabarozzi, controlla e batte a rete per l’1-0 Turris. Immediata la replica del Catania, affidata alla soluzione dalla distanza di Chiricò, neutralizzata da Marcone. Al 35’ ci prova Franco dal limite: velenosa la sua conclusione, che finisce non lontano dal palo alla destra di Furlan. Il Catania alza il proprio baricentro ma non ne vengono fuori grosse insidie. Micidiale invece la Turris, che al minuto 43 colpisce di nuovo, ancora con Jallow, che raccoglie in area sugli sviluppi di un corner e batte Furlan con una conclusione chirurgica.

L’occasione del tris è ghiotta nel finale di frazione e il protagonista è ancora lui, Jallow, che intercetta un retropassaggio diretto a Furlan: l’attaccante prima viene messo giù in area (tutto regolare per il direttore di gara), poi si rialza e calcia a botta sicura, trovando Konteck a sventare proprio sulla linea di porta.

Nella ripresa, subito due cambi per il Catania: dentro Cianci e Peralta per Welbeck e Chiricò. Jallow ci prova di testa senza inquadrare la porta; Celli tenta la soluzione dalla distanza, ma il tentativo è velleitario. Cocetta rimedia due gialli nel giro di due minuti e costringe i suoi all’inferiorità numerica dal minuto 11. Velenoso il colpo di testa sotto misura di Cianci, che Marcone smanaccia in corner. Nel frattempo corre ai ripari Menichini, con l’innesto di Panelli a rilevare D’Auria. È il Catania adesso a premere con una certa insistenza e Cianci – corre il 17’ – si rende di nuovo pericoloso, stavolta con una conclusione dalla distanza neutralizzata da Marcone. Il secondo cambio Turris al minuto 21: dentro Maniero a rilevare Casarini; nel Catania Chiarella per Bouah; quindi, nella Turris, De Felice per Jallow. Diventa importante la pressione del Catania, che la riapre al minuto 27 con Cianci, che stavolta fa centro di testa. Altro cambio etneo: Ndoj per Quaini. La pressione del Catania assume i contorni di un vero e proprio assedio. Marcone smanaccia in corner una velenosa palla deviata verso la porta da Cicerelli. Il Liguori diventa una bolgia, autentica arma in più dei corallini. L’ultimo brivido è targato Peralta: velenosa la sua conclusione, che sfiora il palo.

Alla fine l’esultanza corallina. Rabbiosa, esplosiva. 

L’analisi di Menichini

«Tutte le partite sono decisive e tanto complicate da affrontare, perciò noi dobbiamo essere pronti a fare questo tipo di gara. Siamo andati un po’ in difficoltà dopo che ci siamo trovati in inferiorità numerica, perché in undici contro undici non solo non abbiamo corso rischi ma, anzi, abbiamo sfiorato il 3-0. Dobbiamo continuare così, tutti. E un plauso particolare va a chi in questa fase magari sta giocando meno, dando comunque un grande contributo in settimana. Mi piace lo spirito, di tutto. L’obiettivo non è agevole e passa per battaglie del genere».

Quindi un ringraziamento particolare: «Va al pubblico, perché è stato speciale. Si sentiva tutta l’energia positiva dei tifosi che ci spingeva a tener duro, a non mollare, e i calciatori hanno dato quel qualcosa in più che andava dato, sopperendo all’inferiorità numerica».

Su Jallow: «Abbiamo cambiato qualcosa sotto il profilo della posizione, provando a sfruttarne al massimo lo spunto in velocità e la capacità di attaccare la profondità. Casarini? Era in gruppo da venerdì, perciò deve trovare la miglior condizione, ma l’ho messo dentro perché sa gestire palla e situazioni. Ha i tempi di gioco e sa benissimo cosa fare e quando farlo».

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