Coppa d'Africa, sarà Nigeria-Camerun: Osimhen contro Anguissa, chi perde torna a Napoli

Sabato alle 21 l'ottavo di finale di Coppa d'Africa

Zambo Anguissa con il suo Camerun
Zambo Anguissa con il suo Camerun
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:50
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Dall'Arabia alla Costa d'Avorio, gli occhi dei napoletani non si fermano mai. Sabato alle 21 è in programma un ottavo di finale di Coppa d'Africa tutt'altro che banale: Nigeria-Camerun, ovvero Osimhen contro Anguissa. È questo il risultato di una partita folle che si è giocata ieri: Gambia-Camerun, con Anguissa per due volte con due piedi fuori dalla coppa. Ma alla fine è il Camerun a esultare e a raggiungere la Nigeria. Ma dicevamo della gara di ieri che fino alla metà del secondo tempo sembrava una partita come le altre. Al minuto 85 Colley ha fatto saltare il banco portando in vantaggio il Gambia. Da quel momento è stata un'altalena di emozioni: pari dopo 2 minuti con l'autorete di Gomez. Ma non basta, il Camerun ha bisogno di un altro gol per approdare agli ottavi e ci pensa Wooh al 91’. Sembra fatta ma Colley segna il 3-3. Gambia in delirio, ma la festa dura pochissimo perché il gol segnato con la mano (e non la testa) non sfugge al Var. 3-2 per il Camerun e ottavi contro la Nigeria. 

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Intanto Riad consegna al Napoli solo un indisponibile. Ed è il Cholito, squalificato. Nel deserto, Simeone è stato espulso nella finalissima. Ora c'è la Lazio. Ma c'è quella mano tesa alla squadra da De Laurentiis a fine partita, segnale di distensione, dopo la decisione di spedire il Napoli in ritiro punitivo. Il patron ha voluto riconoscere il bonus promesso nei giorni arabi. Doveva essere un premio in caso di vittoria della Supercoppa. Ma il presidente ha capito e ha apprezzato l'impegno di una squadra a pezzi, per via dei tanti infortuni. E a pezzi per la beffa al 90'. Il futuro è la Lazio. Ed è sotto gli occhi di tutti che si arriva alla sfida con il comandante a brandelli. Osimhen e Anguissa proseguono la loro avventura in Coppa d'Africa. E non solo: non ci sono neppure Kvara e Cajuste, squalificati dopo la gara con il Cagliari perché in diffida. E poi ci sono gli infortunati cronici: Meret, Olivera e Natan. A cui si aggiunge Traoré che è reduce dalla malaria, da un mese in ospedale ed è atteso da un bel piano di recupero fisico. C'è Ngonge, però, che è prontissimo: con il Verona ha giocato quasi sempre, dunque potrebbe essere lanciato nella mischia. La Supercoppa d'Arabia restituisce Mario Rui alle prese con dei problemi al piede che lo hanno costretto a fermarsi proprio alla vigilia della finalissima; Mazzocchi e Politano pure con qualche problemi fisico e il solito Demme che pure poteva dare una grande mano in questa final four ma è piombato nei meandri di un guaio muscolare. Tutto l'attacco è in tilt, dunque: l'unico pronto è Jack Raspadori, deluso per essere stato escluso due volte dai titolari in Supercoppa.

Domenica tocca a lui e basta. Quello che restituisce Riad è anche un altro punto interrogativo: la prestazione di Gollini, il rapper portiere, mette in dubbio le certezze della gerarchia in porta. 

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