Samardzic al Napoli, stipendio da 2,5 milioni più bonus

Il papà di Lazar lascia Berlino per la firma

Lazar Samardzic
Lazar Samardzic
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Martedì 2 Gennaio 2024, 08:00 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 08:02
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Sono ore liete per De Laurentiis. Il papà di Lazar Samardzic ha lasciato Berlino per seguire da vicino gli ultimi passi dell'accordo del figlio con il Napoli. L'Udinese ha dato il via libera ai contatti tra le parti, dopo un accordo di massima raggiunto tra il patron azzurro e Pozzo attorno ai 25 milioni di euro. Ballano poi i bonus, ma è una questione che può essere affrontata dopo il sì del fantasista serbo-tedesco. In ogni caso, ci siamo: la fumata bianca sembra vicinissima e il sogno di Mazzarri è di averlo tra i disponibili già per la trasferta di Torino, dove la mediana vedrà l'assenza anche di Anguissa che è pronto a raggiungere la sua nazionale in Coppa d'Africa. Pronto a essere schierato da mezzala e magari già da titolare. Perché questo mercato di riparazione deve sistemare i pasticci fatti in estate, quando sono stati spesi circa 50 milioni di euro per avere solo delle riserve come Cajuste, Natan e Lindstrom. Mladen, il papà del 21enne dell'Udinese, è un osso duro: l'operazione conclusa tra l'Inter e i friulani la scorsa estate, è saltata proprio per la sua irruzione, quando ha negato che l'erede di Mino Raiola, Rafaela Pimenta, avesse tra le mani la procura del figliolo. Ora De Laurentiis parla solo con lui e i suoi consulenti: accordo vicinissimo, 2,5 milioni di euro più una serie di prebende e di premi facilmente raggiungibili. A dare per imminente la conclusione dell'operazione anche un post del club azzurro: c'è un ragazzo che indossa la maglia del Napoli con il numero 24, chiaro riferimento al nuovo anno. Molti utenti sui social hanno notato la somiglianza della persona di spalle con Lazar Samardzic che a Udine gioca proprio con la maglia numero 24.

Dopo i flop del mercato estivo, Samardzic sarebbe davvero un colpo importante, il primo degno del Napoli campione d'Italia.

Vero, ha 21 anni, ma già due stagionI e mezzo di serie A sulle spalle ed è pezzo importante della nazionale serba: non è, quindi, una delle scommesse al buio su cui Micheli, il capo scouting, ha convinto De Laurentiis a lanciarsi a capofitto tra luglio e agosto, facendo spendere 50 milioni di euro. Calciatore capace di essere impiegato in più ruoli, ma in questo campionato un po' al di sotto delle sue aspettative. Spesso, persino in panchina. Il più è fatto dopo il summit di ieri tra De Laurentiis e Mladen Samardzic con il calciatore che ha ovviamente, da tempo, espresso il proprio gradimento per il Napoli. Il blitz del padre-manager ha spazzato via anche i desideri dei concorrenti che si erano fatti pericolosi negli ultimi tempi. Adesso la palla passa solo ai Samardzic, perché il cerchio si chiuda, con la definizione degli ultimi accordi economici. Restano da circostanziare, però, dei dettagli importanti. Ecco perché nulla può essere dato per scontato. Tutto è possibile, ma l'impressione è che l'appeal della Champions League lo faccia propendere per un sì agli azzurri.

Nello Di Martino, l'italiano che lavora all'Hertha da inizio anni 70, di Lazar sa qualsiasi cosa. «Da noi ha svolto tutta la trafila del settore giovanile e posso dire con certezza che tra gli 80 calciatori cresciuti nell'Hertha ora in giro per l'Europa è quello con maggiore talento. Al Napoli, per la sua fantasia, per il coraggio che ha di tentare sempre la giocata, sarebbe nel posto ideale. Con noi giocava sempre con la maglia numero 10 e non ha mai deluso. Il padre lo volle mandare al Lipsia per farlo crescere, sono certo che sarebbe rimasto volentieri all'Hertha». Pure il Milan lo voleva: la famiglia al completo si recò a Milanello a colloquio con Paolo Maldini. Ma rifiutò. Subito dopo Patrick Kluivert, per conto del Barcellona, andò a casa sua, nella periferia orientale della capitale tedesca per convincerlo. Ma alla fine tutti furono d'accordo nell'accettare il Lipsia. «Perché era a un'ora da casa. Ed è stata una buona scelta», disse. 

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