«Non va più di moda parlare di principi e valori, sui social al più si parla di calcio. Eppure principi e valori servono a prendere le scelte difficili, a distinguere il bene dal male». È il fulcro dell'intervento svolto dal ministro della Difesa Guido Crosetto in occasione del giuramento del 236mo corso degli allievi della scuola militare Nunziatella oggi a Napoli. «Se avrete responsabilità - ha detto Crosetto rivolgendosi agli allievi - dovrete distinguere tra bene e male, discernere tra cosa è giusto e cosa non è giusto e saper difendere la vostra scelta quando tutti l'attaccheranno. Per questo serve avere dei principi. Viviamo tempi difficili - ha aggiunto - tempi di guerra in cui dobbiamo decidere tra bene e male, spesso contro tutto e tutti. Le Nazioni non crescono sugli egoismi, ma sulle scelte coraggiose».
«Non parliamo solo di valori - ha poi ribadito il ministro - ma anche di principi universali che non vanno più molto di moda, eppure sono quelli che accompagnano le persone e sono le uniche basi che hanno le persone per fare scelte difficili.
Questo l'appello alle forze politiche che arriva dal ministro della Difesa Guido Crosetto sollecitato dai cronisti a margine del giuramento. «Non ho l'abitudine di commentare - dice Crosetto ai cronisti - . Io ritengo che ci siano momenti in cui il servizio al Paese si fa non facendo demagogia, perché i temi e le guerre che affrontiamo non sono cose che si possono usare per la polemica politica interna. Sono cose drammatiche in cui il nostro Paese si sta muovendo cercando di capire cosa è giusto e cosa no, cercando di seguire la strada della giustizia che non ha un colore politico. Spesso è difficile farlo, noi siamo stati i primi a portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, i primi a dire a Israele che bisogna distinguere, uno stato democratico di diritto agisce diversamente da un'organizzazione terroristica e che esistono delle guerre anche nella guerra, per esempio il rispetto dei civili, bambini, uomini e donne. Noi stiamo assumendo a livello internazionale un ruolo che tutti ci riconoscono di serietà e di terzietà, vorrei che questo accadesse anche in Italia».