Una Napoli prima in classifica, anche se in coabitazione, non la si vedeva dai tempi della Carpisa, stagione 2005/2006 quando fu prima alla seconda di ritorno assieme a Montepaschi Siena, Fortitudo e Benetton. Ma quella era una squadra da primi posti, costruita per stare in alta classifica, mentre questa Gevi è partita per salvarsi senza patemi e ora si ritrova in testa a quota 14 punti assieme a Bologna (ieri sconfitta a Brindisi), Brescia e Venezia. E’ un exploit di quelli rari, con il pubblico impazzito e Milicic che quasi a furor di popolo fa anche lui un giro di campo nel tripudio.
Zubcic, eroe della curva dice: «Giochiamo e vinciamo per la città e per i tifosi. Mi sto divertendo come mai nella mia carriera. Siamo primi? Pensiamo ad una partita alla volta”. Milicic esulta con i pugni stretti: “Partita tosta e molto tattica. Abbiamo vinto ancora e siamo felici. Ma niente voli pindarici». Le Final Eight sono ormai cosa fatta, manca una vittoria da conquistare nelle prossime sei partite per la sicurezza ma sembra una bazzecola per questa squadra.
Prima del via i messaggi contro i femminicidi letti dai due capitani, poi il minuto di silenzio per Giulia Cecchettin e le altre vittime di femminicidio. Inizio gara con difese protagoniste, gli ospiti che alternano uomo e zona con grandissima efficacia, la Gevi con la uomo allungata su tutto il campo.