Di Lorenzo, la Premier League chiama: sul tavolo le offerte di Manchester United e Aston Villa

Il capitano preoccupato per il futuro: aspetta un progetto vincente

Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Mercoledì 3 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 4 Aprile, 12:40
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Non è ancora il momento di congedarsi, ma sono i giorni del tormento: perché Giovanni Di Lorenzo sta pensando seriamente di andare via dal Napoli a fine stagione. La Premier, con il Manchester United e l’Aston Villa, hanno iniziato a sondare le intenzioni del capitano azzurro e, decisamente a sorpresa, hanno trovato la porta aperta. Non uno spiraglio, ma proprio una disponibilità a trattare. Un arrivederci a maggio, ma stavolta Di Lorenzo, nonostante il rinnovo fresco, vorrà ascoltare le proposte e valutarle. Mai il terzino della Nazionale era arrivato a questo punto: era davvero sicuro di voler chiudere la carriera qui, ma questa stagione e le prospettive non sembrano rasserenarlo. Qualcosa lo turba nella gestione del dopo-Spalletti perché lui vuole un progetto “vincente”. Ed è il caso che Aurelio De Laurentiis si muova per cominciare a sondare seriamente i tormenti di Di Lorenzo. Non è solo delusione per il presente, o rabbia per i risultati di questa annata: c’è qualcosa che lo turba in quello che intravede nel Napoli del futuro. E quindi è pronto a chiedere un incontro con il presidente, avendo alle spalle la corte spietata del campionato più bello del mondo. 

Voglia di nuove esperienze? Questione di soldi? Oppure solo il desiderio di puntare alla Champions con tutte le carte in regola? Il suo agente, Mario Giuffredi, glissa e non risponde. Ma le braci scoppiettano e Di Lorenzo ora è alla finestra: aspetta il nuovo allenatore, deve capire che obiettivi ha il Napoli. È uno di quelli più feriti per l’andamento in campionato e di sicuro non vuole sentirsi prigioniero del contratto. A questi livelli, sia chiaro, non è mai una questione di soldi. Ma Di Lorenzo vuole vincere ancora. Ne ha viste troppe in questa stagione a Castel Volturno per non essere preoccupato, troppe questioni rimaste irrisolte.

Anche la gestione dell’addio di Zielinski lo ha turbato. Da capitano. Vuole essere la bandiera di questo Napoli, ma non a ogni costo. Vuole un progetto di rilancio importante. E se non ci sarà, il contratto è sul tavolo. De Laurentiis peraltro cambierà linea quest’anno: nessuno scontento resterà in azzurro. Non commetterà l’errore (uno dei tanti) di trattenere chi considera al capolinea la propria avventura in azzurro. 

I nodi

Via Osimhen, con Calenda che sicuro di avere l’asso nella manica e di portare già a giugno l’offerta da 120 milioni di euro. La priorità di De Laurentiis è respingere l’assalto a Khvicha Kvaratshelia: mezza Europa è sulle sue tracce, prima del rinnovo con il Napoli, i suoi agenti vogliono capire fino a che punto sono pronti ad arrivare in Premier. Il rischio è che i 3 milioni per i prossimi 4 anni offerti da De Laurentiis possano non bastare più: e non è il caso di tirare troppo la corda con il georgiano che è rimasto in silenzio dopo aver visto la sua spalla, Osimhen, rinnovare a 12 milioni all’anno. Tra i bocciati (Natan, Cajuste, Lindstrom, Traoré), gli esuberi (Simeone, Jesus, Ostigard, Gollini, Olivera), sono una decina gli azzurri che possono cambiare aria. Il nuovo allenatore dovrà dire su chi puntare tra i flop della stagione: Raspadori, per esempio, attende di conoscere il nome del nuovo tecnico. Di sicuro il monte ingaggi mai supererà i 75 milioni all’anno (al momento è di 83 milioni). In attacco Jonathan David (24 anni) del Lille ma in pole c’è Santiago Gimenez del Feyenoord: valutazione 40 milioni. In estate, si tornerà alla carica con l’Udinese per il difensore Nehuen Perez. Nome nuovo per la difesa: nel Psv c’è il 26enne Olivier Boscagli, francese. Con l’Atalanta si sogna il doppio colpo: Teun Koopmeiners e il difensore Giorgio Scalvini. Emissari del Napoli non fanno che inviare schede sui talenti del Feyenoord: il solito David Hancko, 25 anni. Sempre in attacco, piace anche Zito Luvumbo del Cagliari. 

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