Appia, stop ai sopralluoghi: lunga attesa per il verdetto Unesco

Finita la visita degli ispettori Unesco

Gli ispettori Unesco a Benevento
Gli ispettori Unesco a Benevento
di Paolo Bocchino
Venerdì 22 Settembre 2023, 10:21
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Adesso tutto dipende dalla penna di Sanjin Mihelic. L'ispettore dell'Icomos relazionerà dal 1 ottobre su quanto visto nel corso del tour sulle tracce dell'antica Via Appia. Fino al 30 settembre, il funzionario Unesco, direttore del Museo archeologico di Zagabria, risalirà la Regina Viarum in senso inverso rispetto a quello tracciato dai Romani per verificare lo stato di conservazione dei siti compresi nella candidatura seriale promossa dal ministero della Cultura. E nel dossier giocheranno un ruolo importante anche le sensazioni ricavate nei 4 giorni trascorsi a Benevento e nel Sannio. Dopo una prima puntata in città l'11 settembre, con visita all'Arco di Traiano, al Forum Novum di Sant'Arcangelo Trimonte e al ponte delle Chianche a Buonalbergo, il team ispettivo è tornato in città martedì pomeriggio per un briefing a Palazzo Paolo V dove è stata allestita per l'occasione una mostra fotografica storica.

Nella stessa giornata, il gruppo ha raggiunto anche l'area di Santa Sofia, insignita del brand Unesco fin dal 2021, per poi visitare il Museo del Sannio e la Rocca dei Rettori. Mercoledì, la delegazione ministeriale guidata dalla coordinatrice scientifica della candidatura Angela Maria Ferroni ha accompagnato Mihelic presso Ponte Appiano in territorio di Apice, uno dei più vistosi resti delle opere infrastrutturali realizzate da Traiano per collegare Roma a Brindisi attraverso il «percorso alternativo» partente da Benevento, realizzato dall'imperatore a proprie spese. Nella stessa giornata, ispezionati anche i reperti presenti lungo il tracciato della via Traiana in contrada Cancelleria e alla località Masseria Grasso, dove è stato riportato alla luce un tratto dell'antica strada. Visitata anche l'antica Aeclanum, importante area archeologica a Mirabella Eclano nella quale sono riemersi segmenti dell'Appia mirabilmente conservati.

La giornata di ieri è stata dedicata interamente alla visione del ricco patrimonio beneventano. L'equipe del duo Mihelic - Ferroni, accompagnata dal responsabile archeologico della Soprintendenza Simone Foresta, dai componenti del comitato tecnico-scientifico della candidatura e dall'assessora alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini, ha raggiunto in mattinata la Cattedrale dove ha ammirato i notevoli reperti giacenti nel Museo ipogeo della Diocesi diretto da don Mario Iadanza. Ci si è poi spostati presso l'area archeologica dell'Arco del Sacramento, nei cui pressi, secondo gli studi, transitava il tratto cittadino della Regina Viarum risalendo lungo il rione Triggio.

Appia che entrava in città, con ogni probabilità, da Santa Clementina, area d'innesto al capoluogo dalla valle Caudina. Mihelic e gli altri componenti la delegazione hanno raggiunto a piedi la zona, oggi prevalentemente rurale ma un tempo centro pulsante della vita in città come testimoniato dalle innumerevoli sepolture e dai reperti rinvenuti, per visionare le tracce ancora presenti lungo l'antico tracciato: un mausoleo, un cippo murario e una massicciata stradale di contenimento.

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Lunga sosta anche al vicino Ponte Leproso, per il quale Mihelic, stando alle pochissime battute sfuggite all'arcigna macchina organizzativa, avrebbe espresso particolare apprezzamento. Lo testimonia la decisione dell'ispettore Icomos di portarsi nuovamente sul ponte al termine del tour a Santa Clementina per alcuni scatti fotografici in solitaria. Non toccati invece il ponte di Serretelle né i resti parzialmente riemersi dell'Anfiteatro Romano. Il gruppo di controllo ha infine raggiunto il Teatro Romano dove è stato accolto dal direttore Giacomo Franzese e dal già numero uno della struttura Ferdinando Creta. Lunga visita di tutto il sito per Mihelic che avrebbe manifestato compiacimento anche in tale frangente. Briefing finale a Palazzo Paolo V nel pomeriggio. Adesso le sensazioni lasceranno il posto alle conclusioni che l'esperto metterà nero su bianco ai fini della valutazione da parte del Consiglio direttivo della Commissione nazionale, in programma il 20 gennaio 2024, e del verdetto finale che sarà emesso dall'Unesco a Parigi. 

 

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