Funicolare di Chiaia, tempi più lunghi: riapre a settembre 2024

«Le prime lavorazioni saranno effettuate a partire da fine settembre 2023. L'apertura al pubblico è prevista tra agosto e settembre 2024»

Funicolare di Chiaia chiusa per lavori
Funicolare di Chiaia chiusa per lavori
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Domenica 30 Luglio 2023, 10:00
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La questione della funicolare di Chiaia si arricchisce, ogni giorno, di nuovi e singolari dettagli. L'ultima novità è stata diffusa da un comunicato ufficiale dell'Anm nel quale si spiega che, nonostante non sia stato ancora firmato il contratto «si è proceduto alla consegna delle attività sotto riserva di legge» all'azienda che si è aggiudicata l'appalto. Tale decisione sarebbe maturata «per consentire alla ditta di sviluppare il progetto esecutivo per il quale sono già partiti i rilievi tecnici e strumentali necessari». La nota di Anm contiene anche un dettaglio di non secondaria importanza: rispetto alle previsioni più nere che avevamo fatto qualche giorno fa, con l'ipotesi di riapertura a luglio del 2024, l'azienda che gestisce i trasporti pubblici napoletani allunga ancora di più i tempi: «L'apertura al pubblico è prevista tra agosto e settembre 2024».  

L'unica certezza in questa vicenda è che una ditta bresciana, la Graffer, lo scorso 23 maggio, alle 9.30 del mattino, s'è aggiudicata la gara per i lavori di manutenzione ventennale della funicolare di Chiaia.

La manutenzione ventennale, in realtà, era scaduta nel 2017, ma al tempo il Comune non aveva soldi per eseguirla, così ha chiesto una prima, poi una seconda e ancora una terza e una quarta proroga al Ministero. Così è arrivata la scadenza del 30 settembre 2022 in cui non è stato possibile concedere altre proroghe e la funicolare è stata chiusa.

Nel frattempo la nuova amministrazione aveva fatto partire un primo bando per i lavori, andato a vuoto. Poi un secondo, anche questo fallito, infine un terzo al quale s'era presentata una ditta che aveva sbagliato la documentazione. Solo al quarto tentativo l'assegnazione è andata a buon fine, evento celebrato con grande enfasi dall'Amministrazione locale. 

La firma del contratto, dopo l'assegnazione del bando, è questione di mera burocrazia e avviene al massimo dopo una ventina di giorni. Per la funicolare di Chiaia, però, tutto è complicato, così anche la questione della firma del contratto è slittata perché ci sono altre aziende che lavoreranno assieme alla vincitrice del bando e quelle aziende non hanno ancora prodotto la documentazione necessaria. E la mancata firma ufficiale è confermata dalla breve nota ufficiale di Anm in cui si precisa che tutto avviene «nelle more della sottoscrizione del contratto con il Comune di Napoli»

Allo stato attuale, insomma, non c'è ancora un documento ufficiale che attribuisca alla vincitrice del bando la titolarità ad eseguire i lavori. Quando, martedì scorso, abbiamo affrontato la questione con l'assessore alla mobilità Edoardo Cosenza, abbiamo avuto rassicurazioni: «La progettazione esecutiva è già in corso». La nota di Anm, invece spiega che la progettazione esecutiva partirà solo adesso, dopo che c'è stata la «consegna delle attività sotto riserva di legge», ma si tratta di quisquilie. 

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La vera mazzata sulle speranze dei napoletani è contenuta nelle ultime due righe della nota diffusa dall'azienda dei trasporti napoletani: «Le prime lavorazioni saranno effettuate a partire da fine settembre 2023. L'apertura al pubblico è prevista tra agosto e settembre 2024».

Due notizie che gettano nello sconforto i 15mila utenti abituali della funicolare di Chiaia. La prima è che, in barba alle rosee previsioni, confermate anche dal sindaco Manfredi, i lavori prenderanno il via con calma, solo alla fine del mese di settembre, e non al termine delle vacanze agostane come ipotizzato; la seconda, ancora più triste, è che la data di chiusura degli interventi non è fissata a luglio del prossimo anno, come nelle ipotesi più favorevoli, ma direttamente a settembre del 2024.

Significa che la funicolare di Chiaia taglierà il traguardo dei due anni consecutivi di chiusura per un intervento, la manutenzione ventennale, che nella norma, nelle città normali, dura appena dieci mesi. 

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