Monterosi-Benevento, Auteri: «Mi aspetto il salto di qualità»

L'allenatore vuole il blitz: «La squadra deve diventare più cinica»

Monterosi-Benevento, Auteri: «Mi aspetto il salto di qualità»
Monterosi-Benevento, Auteri: «Mi aspetto il salto di qualità»
di Luigi Trusio
Sabato 30 Marzo 2024, 10:00 - Ultimo agg. 12:30
4 Minuti di Lettura

«Mi aspetto il definitivo salto di qualità, il completamento di un graduale processo di crescita». Gaetano Auteri è molto fiducioso per la gara di oggi al Bonolis di Teramo contro il Monterosi (imbattuto tra le mura amiche da 4 mesi). Per il suo Benevento sarà anche una sorta di esame comportamentale: l'ultima volta che i giallorossi hanno preso uno schiaffo (il riferimento è sempre alla gara con il Monopoli, quella d'andata però) hanno reagito a stento, battendo di misura e con una grande sofferenza proprio i laziali. Erano gli ultimi tempi di Andreoletti e quel momento buio perdurò (sconfitte nei derby con Juve Stabia e Avellino, scialbo pari a Latina prima del crollo interno col Catania), senza capacità di reazione, fino all'esonero.

Con l'arrivo di Auteri, tutto si è azzerato e la risposta a quel sonoro ceffone di fatto non si è mai concretizzata. Corsi e ricorsi storici, il bello del calcio. Oggi c'è una nuova opportunità, guarda caso sempre dopo il Monopoli, per mostrare finalmente carattere, cattiveria e determinazione in risposta al capitombolo interno. «Non credo che la squadra sia carente da un punto di vista temperamentale.

Già il modo di giocare che abbiamo, ci consente di mettere intensità e andare stesso alla ricerca del contatto. Le partite hanno tutte un'elaborazione e uno sviluppo diverso, e all'interno delle stesse se ne giocano almeno un altro paio, tatticamente e mentalmente. Sono tranquillo, il percorso fatto ci ha regalato certezze, anche se dobbiamo essere più cinici in fase realizzativa». 

Una di quelle certezze è Eric Lanini, che il Benevento ha perso per almeno un mese. Il miglior marcatore con 6 reti in 12 gare, 5 nelle ultime 7, sarà fuori fino al termine della regular season. Ora tocca ai compagni di reparto far capire che il Benevento non è Lanini-dipendente. «La finalizzazione non dipende solo dagli attaccanti - spiega Auteri - ma dalla circolazione di palla, dalla spinta delle corsie e da tanti altri fattori. Certo dobbiamo migliorare, ma non mi va di caricare di responsabilità il pacchetto avanzato, le opportunità per mettersi in luce, chi più chi meno, le hanno avute tutti. Non ho mai avvertito atteggiamenti negativi o dissociativi. Non stiamo insieme tra 3 giorni, ma da 3 mesi».

Il recupero di Ciceretti 

Tuttavia, nonostante la defezione di Lanini e le non perfette condizioni di Ciciretti (l'ecografia ha escluso lesioni evidenziando solo una lieve contrattura ed è convocato, ma anche ieri si è allenato in modo differenziato), il tecnico ha escluso Bolsius (non presente alla rifinitura) per scelta tecnica. Per cui gli interpreti si riducono di un'ulteriore unità. Nel tridente offensivo scontata la presenza di Ciano e Starita, testa a testa tra Ferrante e Marotta per l'ultimo posto disponibile. «Ciciretti non ha nulla di particolare, valuteremo all'ultimo momento», chiarisce l'allenatore. Questa mattina proverà di nuovo e l'idea è portarlo in panchina se non dovesse avere fastidi, facendolo entrare solo in caso di necessità, in modo da preservarlo per il derby con la Juve Stabia. «La sconfitta di sabato è stata metabolizzata. Ma contro il Monterosi non sarà una passeggiata. Una squadra che a gennaio è stata stravolta dal mercato e si gioca la sopravvivenza, nel trapasso tra C e D ci sono i ballo i contratti di calciatori e staff. Prevedo una contesa di forte impatto agonistico». 

Il rinnovo di Auteri

A proposito di contratti, Auteri, stuzzicato sul suo rinnovo, precisa: «Nessuno mi ha chiesto la B quando sono arrivato. È rapporto di lavoro basato sul rispetto reciproco, io sono un dipendente e bisogna essere in due a fare certe scelte. Non è un mistero che questo sia un ambiente a cui sono particolarmente affezionato, e che qui ci sia una grande società. Al prolungamento adesso non penso proprio. Ognuno di noi deve meritarsi la conferma per meriti acquisiti sul campo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA